Il Paese dove gli alberi volano

Il Paese dove gli alberi volano

Produzione originale

2015

77"

Nella silenziosa provincia danese si preparano i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’Odin Teatret, la compagnia teatrale di ricerca che, sotto la guida di Eugenio Barba, ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo. Ed è dalle più diverse latitudini del pianeta – Kenia, Bali, Brasile, India, e anche Europa – che arrivano nella città di Holstebro squadre di bambini, ragazzi e artistichiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale, sotto lo sguardo impetuoso del regista dai piedi scalzi e dai capelli bianchi.
L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, è flusso visionario e quotidianità irriducibile, è un intrico di umanità selvatiche di cui questo film scruta con tenerezza la costanza, le intuizioni, i paradossi e gli orizzonti. Attori che sono anche muratori-sarti-organizzatori, un sindaco postino-intellettuale, una fattoria prestata al teatro e un regista saldatore-boscaiolo hanno dato vita nel corso di mezzo secolo a un sodalizio tra visione politica e valore universale dell’arte.
La preparazione di questa festa – che innesta ritmi tribali e classicità occidentali nella divertente ricerca di una lingua comune – invoca la possibilità del teatro di miscelare cielo e terra, tra falò rigenerativi e alberi che volano.

Regia: Davide Barletti e Jacopo Quadri
Fotografia: Davide Barletti, Nicolò Tettamanti
Montaggio: Jacopo Quadri
Suono: Antonio Barba
Produttore esecutivo: Cristina Rajola
Prodotto da Fluid produzioni e Ubu Libri
Distribuzione sala: Wanted
Distribuzione internazionale: Summer Side

Broadcasters

  • Sky Arte

Festival

  • Festival del Cinema di Venezia 2015, Giornate degli Autori, Evento Speciale

Splendide immagini, liberazione nella pura creatività.

Il Fatto Quotidiano

Un film sulla bellezza che sa accettare la diversità.

La Repubblica

È una festa di meraviglia.

Il Manifesto

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